Nel 2016 si è instaurata una nuova e prestiogiosa collaborazione tra la Coop. Diderot e l’Unione dei Comuni Circondario Empolese-Valdelsa.
La complessa storia amministrativa delle Comunità di Vinci, Cerreto Guidi e Montespertoli, è la dimostrazione della multiforme gestione politico-amministrativa del contado fiorentino durante il granducato mediceo-lorenese che prevedeva delle commistioni e delle ingerenze tra giurisdizioni.
L’articolata amministrazione di questi archivi storici ha fatto emergere l’esigenza di una ricognizione e elaborazione virtuale del patrimonio documentario riguardante le tre Comunità. Tale esigenza ha fatto sì che alla Coop. Diderot venisse affidato, tramite aggiudicazione di gara, il servizio di inventariazione di materiale documentario degli archivi storici in oggetto. Le archiviste hanno così svolto le operazioni di ricognizione ed analisi dei documenti, scarto, inventariazione,sistemazione del materiale, numerazione delle buste e cartellinatura, seguendo le direttive degli Enti e le regole internazionali di gestione dei materiali d’archivio.
Nello specifico, le operazioni svolte hanno riguardato, nello specifico:
Archivio Storico di Montespertoli:
Intervento di scarto degli atti di inutile conservazione a partire dal 1956, e schedatura sommaria su supporto informatico di 800 unità documentarie, ad integrazione dell’inventario esistente;
Archivio Storico di Cerreto Guidi:
Ordinamento e inventariazione della documentazione del periodo 1974-1977 e redazione di uno strumento di consultazione;
Archivio Storico di Vinci:
Intervento di scarto e inventariazione del materiale dell’Archivio Storico Comunale, Postunitario, anni 1966-1976, corrispondente a circa 100 metri lineari.
Per tutti gli Archivi, è stata eseguita una inventariazione secondo gli standard ISAD(G) e ISAR(CPF) e le Norme previste dal “Piano di conservazione” elaborato dal Gruppo di lavoro per la formulazione di proposte e modelli per la riorganizzazione dell’archivio dei Comuni (2005) insieme al “Piano di conservazione” adottato da ciascun Comune.
Inoltre è stato predisposto un elenco dei documenti da eliminare su apposito modulo, da trasmettere alla Soprintendenza archivistica per la Toscana, che ha provveduto a dare l’autorizzazione per lo scarto.