Di notevole consistenza, l’Archivio storico del Comune di Campiglia Marittima custodisce oltre 300 metri lineari di documenti. Conserva sia documentazione preunitaria, prodotta dalle antiche istituzioni preposte all’amministrazione di questo territorio, sia i documenti del Comune sorto all’indomani dell’unificazione amministrativa del Regno d’Italia.
L’archivio ha una grande rilevanza per la storia del territorio. Campiglia, già piccolo borgo feudale sotto la giurisdizione politica della Repubblica di Pisa, entrò a far parte del distretto fiorentino dal 1406, quando Pisa ed il suo territorio furono conquistate dalla Repubblica fiorentina.
Dotata di propri statuti, sottoposti all’approvazione della città dominante e retta da propri organi amministrativi, Campiglia fu sede della podesteria omonima e di un capitanato con giurisdizione criminale piena nei territori delle podesterie di Campiglia e di Bibbona.
Dal 1569 fu inoltre capoluogo di cancelleria (nuova circoscrizione amministrativa che non coincideva nè con la podesteria nè con il capitanato) e sede di un cancelliere “fermo” che, nominato su assenso granducale dal Magistrato fiorentino dei Nove Conservatori, rimaneva in carica per diversi anni “a beneplacito” del Granduca.
Riconosciuta come comunità nell’ambito delle riforme leopoldine, nel periodo francese Campiglia divenne sede di una municipalità (Mairie) del Dipartimento del Mediterraneo, sottoprefettura di Volterra, retta da un maire di nomina governativa che esercitava un insieme di funzioni politiche, finanziarie ed amministrative: dal controllo delle entrate comunali, all’iniziativa per i lavori pubblici, alla tenuta dello stato civile, alle operazioni di arruolamento militare.
Con la Restaurazione tornò ad essere sede di una comunità retta da organismi amministrativi locali (Priori, Consiglio generale) subordinati ad un gonfaloniere e ad un cancelliere, entrambi di nomina granducale.
Dal 1825, per il controllo di merito sull’esecuzione dei lavori pubblici fu capoluogo di circondario di acque e strade , dipendente dalla Camera di Soprintendenza comunitativa di Pisa.
Rimase sede di cancelleria fino al 1865, quando con l’unificazione amministrativa fu eretta in comune.
Particolare nota meritano il Fondo del Capitanato, poi Vicariato di Campiglia con documenti risalenti al 1471, e il Fondo della Cancelleria formatosi dal 1591 al 1868 e composto da 171 unità archivistiche. Sono conservati anche gli archivi di numerose istituzioni di assistenza e beneficenza ed opere pie attive nel territorio comunale, che permettono di reperire informazioni su restauri e interventi artistici attuatinel corso dei secoli sulle chiese del territorio.
Quegli stessi documenti che, nel passato, erano serviti alla politica e all’amministrazione privata e pubblica sono materiali indispensabili al lavoro degli storici. Gli archivi, già “arsenali del potere”, si trasformano così in “laboratori della storia”, la Storia intesa alla Fernand Braudel, cioè quella che “studia le civiltà e i cambiamenti a lungo termine, in opposizione alla storia degli avvenimenti”.
I grandi depositi archivistici – creati nei vari Stati soprattutto tra la fine del Settecento e la prima metà dell’Ottocento – si qualificano sempre più come istituzioni culturali e centri di ricerca storica.
L’intervento della Cooperativa Diderot permetterà la piena accessibilità garantendo dunque la possibilità di scavare nel passato più remoto come in quello più recente.
Nel dettaglio ci stiamo occupando dell’immissione on-line tramite il supporto informatico Sebina Sol (il software di catalogazione è già in uso presso la Biblioteca Comunale, permette una facile consultazione da parte degli utenti e consente l’immissione dei documenti seguendo le norme e archivisticheISAR e ISAD) del materiale pre-unitario. Le serie e le unità archivistiche vengono catalogate indicando la titolazione, gli estremi cronologici e le note più rilevanti. Le descrizioni sono corredate di legami con gli enti produtturi e con i nomi di maggiore rivelanza storica rinvenuti nei documenti.
Accompagnato al lavoro di catalogazione e inventariazione stiamo gestendo anche la digitalizzazionee pubblicazione on-line di parte dei documenti ritenuti più significativi per la storia di Campiglia M.ma e del territorio, operazione che oltre a valorizzare ha la funzione di salvaguardia e tutela del patrimonio relativo alla storia della comunità.